CAMPIONATO 2015/16

Bergamo , 16 gennaio 2016 - XX° giornata

Atalanta - Inter 1-1

 

Atalanta: Sportiello, Masiello, Toloi, Cherubin, Conti (73' Bellini), Cigarini, De Roon, Kurtic (82' Migliaccio), Dramé, Gomez (84' Diamanti), Monachello. A disposizione: Bassi, Radunovic, D'Alessandro, Denis, Estigarribia, Brivio, Kresic, Raimondi. Allenatore: Edoardo Reja

Inter: Handanovic, D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Telles (69' Biabiany), Guarin (57' Perisic), Medel, Brozovic, Ljajic, Icardi, Jovetic (83' Palacio). A disposizione: Carrizo, Jesus, Kondogbia, Montoya, Santon, Ranocchia, Gnoukouri, Nagatomo, Manaj. Allenatore: Roberto Mancini

Reti: 17' Murillo (aut), 24' Toloi (aut)

Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna; assistenti De Pinto, Longo; Assistenti addizionali Russo, Gavillucci; IV° uomo Preti

Note: spettatori paganti 19.274; angoli 8 a 6 per l' Inter; ammonito al 14' Toloi, 36' Jovetic, 40' Gomez, 43' Guarin, 50' Monachello, 53' Brozovic, 61' D'Ambrosio, 81' Biabiany, 92' Cigarini; recupero pt 1' e st 4'

Padroni di casa che iniziano l'incontro con un approccio alla gara veramente incredibile: pressing altissimo, raddoppi a tutto campo e velocità e qualità nei ribaltamenti di gioco. L’Inter è sorpresa e per i primi sei minuti fatica a uscire dalla propria metà campo, Dramè è imprendibile e sembra Messi o Maradona: al 2' si libera di mezzo centrocampo nerazzurro e traversa per Conti stazionato, tutto solo, sul secondo palo, ma il gioco è fermo per un fallo di Gomez in area interista; al 4' si conquista un calcio di punizione dal limite la cui trasformazione non ha esito e al 5' va direttamente al tiro costringendo Handanovic alla prima parata del pomeriggio. Al 7' finalmente la prima azione offensiva dei nerazzurri di Milano, è Jovetic a mettersi in mostra, passaggio a Guarin il cui tiro è un passaggio a Sportiello. Con il passar dei minuti, l'Inter riesce a prendere le misure alle scorribande dell'Atalanta, ma al 17' Dramè, ancora lui, prende palla al limite dell'area, supera un paio d'avversari e mette il pallone al centro per Gomez che è in fuorigioco, ma sulla traiettoria si avventa Murillo, che, per anticipare lo stesso Gomez, tocca la palla in scivolata e la mette dietro alle spalle di Handanovic. L' Inter è sotto shock e lo è ancora di più Murillo che al 21' si fa soffiare la palla da Monachello, tiro sul primo palo, Handanovic che è pronto e respingere di piede. Al 24' fiammata interista, bellissimo scambio tra Jovetic e Icardi con quest'ultimo che traversa per Ljaic, tra la traiettoria s'inserisce Toloi che interviene in spaccata e mette il pallone nella propria porta. Un regalo per parte e partita che continua con le due squadre che non riescono a sfondare, l’Inter ci prova con tiri da fuori area che non impensieriscono Sportiello mentre l'Atalanta è molto più pericolosa e al 44’ serve ancora un super intervento di Handanovic: Cigarini accomoda, su un piatto d'argento, il pallone per la conclusione di Monachello, tiro a botta sicura ma il portiere interista è un muro e devia la sfera in calcio d'angolo. La ripresa inizia senza alcun cambio e con l'Atalanta che sembra ancora più pimpante dei primi minuti d'inizio partita: al 59' conclusione al volo di Monachello con il pallone che esce al lato, al 53' colpo di testa di Toloi, su calcio d'angolo battuto da Gomez, ed è ancora una grande parata di Handanovic a negare il gol agli atalantini e al 59' incredibile parata, in volo e con i piedi, ancora da parte di Handanovic che riesce a deviare il tiro scoccato da pochi centimetri da parte di un incredulo Cigarini. Siamo al 60' e con questa incredibile occasione si esaurisce la foga agonistica dei padroni di casa e sale in cattedra l'Inter che, grazie anche ai cambi, forse tardivi, effettuati da Mancini, prende in mano le redini del gioco e porta continui pericoli verso la porta di Sportiello il quale però, sia per la scarsa mira degli attaccanti interisti e sia perchè gli uomini di Mancini sbagliano l'ultimo passaggio decisivo, non deve compiere alcun intervento decisivo sino alla fine dell'incontro che termina, dopo quattro minuti di recupero, con il punteggio di 1 a 1.