CAMPIONATO 1935/36

Milano, 17 novembre 1935 – VIII° giornata

Ambrosiana Inter - Juventus 4-0

Ambrosiana Inter: Ceresoli, Ballerio, Mascheroni, Faccio, Pitto, V. Sala, Porta, A Demaria, Meazza, Ferrari, De Vincenzi. Allenatore: Feldmann Gyula

Juventus: Valinasso, Rosetta, Foni, Varglien I, Monti, Bertolini, Prendato, Serantoni, Borel II, Depetrini, Menti I.

Reti: 10’ Mascheroni , 13’ , 72’ e 79’ Meazza

Arbitro: Dattilo di Roma

Note: pioggia che cade ininterrottamente dalla notte, che ha reso il campo dell’Arena pantanoso al centro e pieno zeppo d’acqua ai lati, pubblico non numeroso. Primissima fase dell’incontro con la Juventus in avanti, poi l’Ambrosiana Inter prende il sopravvento e al 10’ minuto passa in vantaggio: Borel prende palla a metà campo e cerca di avanzare, su di lui piomba Mascheroni che gli strappa il pallone, il terzino nerazzurro avanza, supera un paio di stupiti avversari, si avvicina all’area di rigore avversaria e spara in porta, pallone che si dirige verso la destra del portiere che non riesce ad intervenire e sfera in rete. Passano tre minuti e l’Ambrosiana Inter raddoppia: azione senza pretese dei nerazzurri e pallone che termina tra i piedi di un terzino juventino il quale per liberare passa la palla al proprio portiere, il pallone però si ferma in una pozzanghera e costringe Valinasso a uscire dalla porta proprio mentre sopraggiunge Meazza il quale salta l’avversario per non colpirlo, caso vuole che proprio in quell’istante al portiere juventino gli sfugga la sfera dalle mani e capiti proprio tra i piedi del “balilla” il quale ringrazia e la mette in rete. Al 72’ terzo gol dei nerazzurri: Meazza, leggermente spostato verso destra, riceve palla, si gira prontamente e improvvisamente lascia partire un bel tiro con pallone che fila velocissimo verso l’angolo destro del portiere, picchia sul palo e termina in rete. Al 79’ quarto e ultimo gol dei padroni di casa: mischia in area juventina e pallone che è carpito da Meazza il quale tira prontamente, palla che fila verso l’angolo lontano da Valinasso che nel tentativo di parata scivola e si lascia sfuggire la sfera in rete.