CAMPIONATO 1933/34


Milano, 1 novembre 1933 – VIII° giornata

Ambrosiana Inter - Milan 3-0

Ambrosiana Inter: Ceresoli, Agosteo, Allemandi, Pitto, Faccio, Castellazzi, F. Frione, Serantoni, Meazza, A. Demaria, Levratto. Allenatore: Arpad Veisz

Milan: Compiani, Perversi, Bonizzoni, Rigotti, Bortoletti, Torriani, Arcari, Moretti, Romani, Stella, Tansini. Allenatore: Violak

Reti: 56’ Meazza, 65’ Pitto, 82’ Meazza

Arbitro: Mattea di Torino

Note: circa venticinquemila tifosi presenti allo stadio Civico dell’Arena, terreno leggermente allentato, angoli 5 a 3 per l’Ambrosiana Inter. Fin dalle prime battute è palese la schiacciante superiorità nerazzurra e Compiani deve compiere il primo, prodigioso, intervento su tiro di Serantoni, al 8’ Meazza spreca una favorevolissima occasione e al 16’ Perversi ferma con la mano, in piena area di rigore, un traversone di Frione, è calcio di rigore che Demaria calcia alto sopra la traversa. Successivamente Compiani deve impegnarsi su un tiro di Levratto e su una puntata di Frione. Dopo tanto gioco nerazzurro, arriva l’unica azione pericolosa rossonera: Torriani sfugge al controllo di Pitto e traversa in area per Romani, il centravanti a pochi passi da Ceresoli manca completamente il pallone e così la buona occasione sfuma. Ultimo quarto d’ora che è un autentico tiro al bersaglio da parte degli attaccanti nerazzurri, ma la palla non ne vuol sentire di entrare in porta e il primo tempo termina a reti in bianco. La ripresa inizia come era terminata la prima frazione di gioco e finalmente, al 56’ l’Ambrosiana Inter passa in vantaggio: traversone di Levratto con Compiani che esce e tocca la sfera, palla che termina vicino a Meazza che la tocca e la spedisce nella porta ormai incustodita. Al 65’ i nerazzurri raddoppiano con Pitto che opera una discesa sulla destra e tira fortemente a rete, Compiani è sorpreso, forse si attendeva il traversone e non il tiro, e pallone che termina in fondo al sacco. Al 82’ l’Ambrosiana Inter triplica: Meazza prende palla e scatta in avanti ingannando Bonizzoni con una finta, fa partire un gran bolide e pallone che si insacca a mezza altezza alle spalle di un incolpevole Compiani.